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Due Locotender sulle sponde del Piave



Due Locotender sulle sponde del Piave


News e foto: Riccardo Gennari e Salvatore De Liso

Veduta d'insieme delle nuove loco monumentate

Nello scorso mese di settembre le piccole loco tender 830.022 (ex EAP n°16) e 835.127, entrambe di costruzione Breda, sono state trasferite a Pieve di Soligo (TV) dalla città di Bistagno(AL) dove erano rimaste accantonate, presso un demolitore, per diversi anni. E’ stato trasportato con loro anche il tender a carrelli della locomotiva 740.340, anch’esso conservato lì. In questo lasso di tempo i tre soggetti ferroviari si sono notevolmente deteriorati soprattutto a livello estetico: ampie zone delle superfici esterne sono ricoperte da ruggine e gli anni passati alle intemperie hanno lasciato evidenti segni.

Gr830.022

Tutto ciò però non ha scoraggiato l’Ing. Diotisalvi Perin, presidente del Museo del Piave “Vincenzo Colognese”, che ha comunque deciso di recuperare i tre manufatti da Bistagno, restaurarli e riportarli agli antichi splendori. Lo scopo è, in un prossimo futuro, di poterli inserire nel costituendo Museo della Storia e della Cultura Veneta e Internazionale a Pieve di Soligo. Saranno esposti assieme ai rotabili una moltitudine di altri mezzi, a motore e non, che hanno fatto la “storia” nel corso degli anni di veicoli e attrezzi su ruote.
L’ingegnere ci ha scritto:
“Questi treni sono degli autentici gioielli - avendo operato nel periodo della Grande Guerra - ed escludendo le parti da ricostruire fedelmente, come la caldaia (ma terremmo tutto l’originale conservato da parte), il telaio portante, il carro ruote e gli alberi di trasmissione sono in buonissimo stato quindi basta far smontare il tutto, revisionare e rimontare da personale competente che certificherà il collaudo finale.
Su tutti i perni di trasmissione delle ruote ci sono le punzonature (matricolate) numerate.
Nell'ultimo spostamento, durante il quale sono state trainate su rotaia, sono stati staccati i bracci laterali destri e sinistri di trasmissione in modo che le ruote fossero libere di girare.
Quando lo scorso settembre il treno è stato alzato con la gru, abbiamo verificato nel momento di posa a terra che, spingendo lateralmente la locomotiva, le ruote giravano avendo ancora olio e grasso nei manovvelismi. Si ritiene perciò che il lavoro di restauro sarà più agevole.”


Gr835.127

Un po’ di notizie sui rotabili…
La 835.127 è stata costruita dalla Breda nel 1909 e per la maggior parte della sua carriera di loco da manovra ha prestato servizio nel savonese, prima di passare all’Ente Autonomo del Porto di Savona dove ha concluso la sua carriera da loco “attiva”. Per svariato tempo è stata monumentata presso “Ditellandia”, un parco divertimento acquatico di Mondragone, poi è stata monumentata presso Crevalcore prima di essere trasferita a Bistagno. Il suo passato a “Ditellandia” è ancora attualmente visibile dalle scritte poste sulle casse dell’acqua sulla fiancata.
La 830.022 è stata costruita dalla Breda nel 1906. Anche lei come la 835.127 ha passato la maggior parte della carriera attiva nel savonese, dapprima sotto le Ferrovie dello stato, poi sotto l’Impresa Emilio Astengo ed infine è passata all’Ente Autonomo del Porto di Savona fino allo spegnimento della caldaia. Curiosa la seconda vita come monumento: è rimasta gran parte del tempo in coppia con la 835.127. Fu infatti monumento a Crevalcore anche lei, poi spostata assieme alla “sorella” presso Bistagno ed ora sempre assieme alla 835.127, a Pieve di Soligo.
Non si hanno notizie storiche certe del tender della 740.340, se non per il fatto che non è sopravvissuta la relativa macchina a cui era accoppiato.

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