La D.341 è la prima locomotiva diesel-elettrica realizzate dalle Ferrovie dello Stato italiane in collaborazione con l'industria privata nazionale.
e D.341 si sono dimostrate all'altezza della situazione, affidabili nell'esercizio anche in quello più gravoso, sia nei servizi merci che in quelli viaggiatori. A riprova del fatto, molte locomotive continuano ancor oggi a prestare la loro opera, dopo l'alienazione dalle FS, presso ditte ed imprese private. La costruzione della struttura e della cassa, il cui ordine è iniziato nel 1957 è stata ripartita tra Fiat (Materfer), Tecnomasio Italiano-Brown-Boveri, Officine Meccaniche Reggiane, OM, S.M.Pozzuoli, Imam-Aerfer e Breda.
I motori installati all'origine sono di due tipi: Fiat-Grandi Motori: (12 cilindri a "V" di alesaggio 230 mm e corsa 270 mm in grado di sviluppare la potenza di 1320 CV a 1.000 giri/m.) e Breda: (tipo 12YLX, ad iniezione diretta a 12 cilindri a "V" e potenza di 1400 CV)