L'ETR 460 è un elettrotreno italiano monotensione, ad alta velocità, con la tecnologia dell'assetto variabile, (Pendolino) costruito da Fiat Ferroviaria per conto delle Ferrovie dello Stato tra il 1993 e il 1995. Insieme agli ETR 470 ed ETR 480 appartiene alla terza generazione di pendolini. La classe 460 è caratterizzata dagli attuatori posti in posizione quasi orizzontale fra cassa e carrello, ottenendo quindi un minor ingombro dei dispositivi per il pendolamento rispetto al passato.
L'oscillazione massima è di 8°, come per l'ETR 450, e ridotta rispetto al progenitore ETR 401. Sopra i 220 km/h subentra un sistema di sicurezza supplementare, l'"Apparato Controllo Instabilità Carrelli".
L'esperienza acquisita da anni di esercizio con gli ETR 450 è stata elaborata e rivista su questi elettrotreni, che hanno ricevuto cabine di guida più confortevoli ed un miglior comfort per il viaggiatore, dato da spazi più ampi e servizi quali la carrozza bar e ristorante, assente sugli altri ETR. La frenatura elettrica è reostatica, con possibilità di inserire un sistema a recupero. La frenatura meccanica invece è realizzata tramite dischi, comandati da un impianto elettropneumatico a rubinetto elettronico Wabcontrol.
La capienza complessiva di ogni ETR 460 è pari a 480 passeggeri, suddivisi tra 137 di 1ª classe, 341 di 2ª classe e due per disabili. In condizioni di affollamento dovuti a cause particolari, l'amministrazione ferroviaria può consentire l'accesso a bordo di altre 140 persone, 20 per ognuna delle 8 casse con l'esclusione della carrozza ristorante.
La velocità massima è fissata, come per l'ETR 450, in 250 km/h.