Dopo l'esperienza positiva maturata con le D.341 e la valutazione dei sistemi di trasmissione idraulica con le D.342 e D.442 le Ferrovie dello Stato nel 1964 commissionarono all'industria privata la costruzione di una locomotiva che fosse multiruolo e allo stesso tempo economica. Ne vennero ordinate 40 unità alla Fiat e 35 alla Breda e vennero classificate D.343.1001-1040 le prime e D.343.2001-2035 le seconde.
Le 343 sono le capostipiti del progetto delle Diesel unificate.
I motori installati all'origine sono di due tipi:
343.1xxx, Fiat-Grandi Motori: Motore tipo 218 SSF a iniezione diretta, a 4+4 cilindri a "V" della potenza di 1350 CV a 1500 g/m e 343.2xxx, Breda-Paxman: Motore tipo 12JYCL ad iniezione diretta, a 6+6 cilindri a "V" della potenza di 1380 CV a 1500 g/m.
La parte elettrica è costituita da un generatore di corrente continua a 540/880 Volt, della potenza di 880 kW, che viene utilizzato, alimentandolo con le batterie di bordo, anche come motore di avviamento del motore diesel a cui è collegato direttamente. La costruzione di tale generatore è del Tecnomasio Italiano Brown Boveri.
I motori di trazione, montati uno per carrello, sono di costruzione Breda e forniscono la potenza oraria continuativa di 2 x 415 KWatt.