Si chiude
Inviato: 10 mag 2013, 14:39
Ormai è un dato di fatto ma ci tenevo a comunicare ufficialmente che TSMagazine chiude definitivamente le pubblicazioni e quasi certamente non avrà affatto un seguito, il sito stesso da un mese è ormai chiuso.
Allora sentivo di voler raccontare qualcosa riguardo al mondo simfer in Italia, l'epoca in cui TrainSimulator stava diventando una realtà ormai matura con molto materiale italiano mentre i suoi precursori -Sbaccheri e Trainz- erano già affermati e stava già nascendo Railsimulator che poi sarebbe diventato Railworks. Tutto documentato e trascritto con grande passione e trasporto.
L'idea di fondo era di essere un magazine che fosse una sorta di "servizio pubblico" informando sulle novità ma soprattutto dando consigli sull'uso del proprio simulatore poi -quasi mio malgrado- divenne un luogo di incontro di tutti gli autori simfer che abbiamo conosciuto e tutt'ora conosciamo: tutte le "firme" prestigiose impegnate nella simfer hanno collaborato tra interviste e articoli scritti in prima persona a questa rivista di cui vado fiero e di cui serbero' un ottimo ricordo , ringrazio inoltre tutti i collaboratori "fissi" del magazine che mi hanno aiutato: Mattia Gazzato, Stefano Aiello, Ennio Granata (chiedo scusa se ne dimentico qualcuno) e, ultimi ma non meno importanti, Guido Ferretti e Alberto Adami; ringrazio inoltre lo staff TSH per avermi concesso questo spazio.
Ora non sento piu' l'entusiasmo nè la voglia di seguire questo impegno, del resto i miei sempre piu' crescenti impegni verso Rotabili Italiani e Railworks, mi assorbono troppo ed è arrivato il momento di dedicare il mio tempo e le mie energie alla crescita di questo simulatore lasciando il poco tempo che mi rimane ad altre attività libere e mia figlia.
Grazie anche a voi e tutti i lettori che ci hanno seguito.
Allora sentivo di voler raccontare qualcosa riguardo al mondo simfer in Italia, l'epoca in cui TrainSimulator stava diventando una realtà ormai matura con molto materiale italiano mentre i suoi precursori -Sbaccheri e Trainz- erano già affermati e stava già nascendo Railsimulator che poi sarebbe diventato Railworks. Tutto documentato e trascritto con grande passione e trasporto.
L'idea di fondo era di essere un magazine che fosse una sorta di "servizio pubblico" informando sulle novità ma soprattutto dando consigli sull'uso del proprio simulatore poi -quasi mio malgrado- divenne un luogo di incontro di tutti gli autori simfer che abbiamo conosciuto e tutt'ora conosciamo: tutte le "firme" prestigiose impegnate nella simfer hanno collaborato tra interviste e articoli scritti in prima persona a questa rivista di cui vado fiero e di cui serbero' un ottimo ricordo , ringrazio inoltre tutti i collaboratori "fissi" del magazine che mi hanno aiutato: Mattia Gazzato, Stefano Aiello, Ennio Granata (chiedo scusa se ne dimentico qualcuno) e, ultimi ma non meno importanti, Guido Ferretti e Alberto Adami; ringrazio inoltre lo staff TSH per avermi concesso questo spazio.
Ora non sento piu' l'entusiasmo nè la voglia di seguire questo impegno, del resto i miei sempre piu' crescenti impegni verso Rotabili Italiani e Railworks, mi assorbono troppo ed è arrivato il momento di dedicare il mio tempo e le mie energie alla crescita di questo simulatore lasciando il poco tempo che mi rimane ad altre attività libere e mia figlia.
Grazie anche a voi e tutti i lettori che ci hanno seguito.