Ciao a tutti,
alla domanda sulla carrozza ti rispondo subito che probabilmente si tratta di una modifica successiva. Ci torno più avanti.
Alla domanda sulla marcatura ti ha risposto Nicolò. Trovi qualcosa anche su ildeposito nella sezione documenti.
In particolare la I (maiuscola indica l'intercomunicante con mantici mentre minuscola indica l'intercomunicante senza mantici) fu introdotta poiché nel 1905 quando le Società Ferroviarie furono statalizzate e nacquero le FS, la maggiornaza delle carrozze era sprovvista di intercomunicante eccetto un numero limitato di vettore per treni diretti e direttissimi.
Le carrozze di nuova costruzione FS furono dotate fin da subito degli intercomunicanti a soffietto e da questo l'esigenza della nuova marcatura.
Le carrozze di tipo 1936, che io non ho mai amato molto ed sulle quali ho poca documentazione, derivarono da quelle tipo 1933 simili a queste ma dotate di terrazzini e marcate CT 46.000-009.
Furono costruite per svolgere servizi locali al traino delle locotender Gr.880 e il loro peso ridotto, poco più di 20t, e la capacità di 86 posti, permetteva di comporre treni di soli 6 assi: locomotiva 880 + CT 46.000 + CT 46.000 + ABDT 66.200
dove l'ultima vettura era la mista con bagagliaio.
Vista la bontà del progetto dopo queste prime 10 unità fu deciso di costruirne una nuova serie ma con vestiboli chiusi che permettevano una maggiore comodità di spostamento tra le vetture ai passeggeri e al personale viaggiante al costo di un modesto aumento di peso.
Furono così costruite le tipo 1936 in tre serie:
BCI 65.000-099, 100 unità poi passate alla classificazione nABI 65.000-099 nel 1956.
BCDI 65.500-509, 10 unità poi passate alla classificazione nBDI 65.500-509 nel 1956 e successivamente npABDz 68.020-026 dal 1960.
BCI 35.000-099, 200-289, 100 unità poi passate alla classificazione nABI 65.000-099 nel 1956.
Negli anni '40 fu sperimentato il telecomando dei treni (oggi noti come treni-navetta) attrezzando alcune carrozze come semipilota dotandole di un interruttore per togliere l'alimentazione ai motori, il rubinetto del freno e il citofono Perego con il quale il macchinista sulla semipilota comunicava al macchinista sulla locomotiva in spinta, che era quello che effettivamente guidava, le istruzioni di partenza e stato dei segnali.
Per comporre questi treni furono utilizzate locomotive E626 e queste carrozze, alcune trasformandole come semipilota e le altre con la sola condotta a 6+1 poli passante.
La carrozza della foto BCDI 65.554 è già stata adattata per il servizio navetta, ma è ancora priva del le lettere indice np nella marcatura letterale ed ancora senza carrelli che furono montati sulle semipilota negli anni '1960-63. È possibile che il 5 in più fosse utilizzato in quei primi anni per indicare la trasformazione in vettura per treni telecomandati.
un caro saluto, renzo.