Ciao a tutti,
visto che lo scenario è vicino alla pubblicazione, scrivo qualche riga sulla condotta delle macchine trifase.
Il motore trifase asincrono ha la caratteristica di ruotare ad una velocità che è funzione della frequenza della corrente di alimentazione.
I motori trifase usati sulle locomotive italiane, erano montati in coppia ed essendo la loro velocità fissa (detta di sincronismo), si erano escogitati alcuni sistemi per poterne variare la velocità.
In oltre usando un reostato si poteva passare da una velocità all'altra limitando i possibili danni al motore.
Una caratteristica utilissima per la trazione sulle linee montane era che le velocità di sincronismo non dipendono da carico ovvero sia in salita sia in discesa, se il treno era in prestazione, la velocità era fissa (ovvero se viaggiavo alla velocità di sincronismo di 50 km/h in salita potevo andare a 48 e in discesa a 51 ma non molto distante dai 50 km/h).
Le locomotive erano di due tipi, per treni merci (numerazione che inizia con 5) e treni viaggiatori (tutte le altre numerazioni) e la differenza macroscopica sta nel diametro delle ruote. Tutte le locomotive da treni merci avevano cinque ruote di piccolo diametro.
Quella nella immagine che segue è una locomotiva per treni viaggiatori E431
Poteva viaggiare a quattro velocità fisse di 37.5, 50, 75 e 100 km/h e la massima potenza la sviluppava alla velocità di 75 km/h (la minima a 50 km/h), per tale motivo e a causa delle forti sollecitazioni da parte dei pantografi alla catenaria, erano pochi i treni che viaggiavano a 100 km/h.
Analogamente quella che segue è una locomotiva per treni merci E554
e le velocità disponibili erano due 25 e 50 km/h. Famosa è la foto dove una locomotiva a vapore delle più potenti di allora, una Gr.470 con cinque assi accoppiati, era agganciata ad una E550 anch'essa concinque assi accoppiati, in una sfida a chi "tirava" di più. Naturalmente la sfida l'avrebbe vinta la locomotiva elettrica che oltre ad una maggiore forza di trazione, poteva erogare una potenza costante mentre la locomotiva a vapore dipendeva dalla capacità di vaporizzazione della caldaia e poteva funzionare al massimo della potenza solo per poco tempo.
Vediamo adesso come si conducono queste locomotive.
Poichè non è possibile in OR comandare più di una leva, si fa tutto con il trottle: reostato, commutazione, ecc.
Per le macchine a quattro velocità, si raggiungono le velocità di sincronismo con il trottle alle posizioni di 25, 50, 75 e 100% e con le posizioni intermedie si simula l'uso del reostato. In questo caso si parte con il 5% e quando siamo vicini alla velocità di sincronismo, si passa progressivamente a 25%. Stessa cosa per le velocità successive. Non si può partire direttamente al 100% altrimenti la macchina non si muove (nella realtà entrerebbe in funzione l'interruttore che intorrempe l'alimentazione dei motori altrimenti brucerebbero). Per capire quando è il momento di agire sul trottle è sufficiente guardare l'indicatore della corrente: quando diminuisce la corrente è il momento di passare alla combinazione successiva.
Per le locomotive per treni merci il funzionamento è analogo dove le due velocità di regime si raggiungono al 50% e al 100% di trottle.
Dato che i due tipi di locomotive, per merci e per viaggiatori, hanno suolo una velocità in comune, quella di 50 km/h, abbiamo configurato alcune macchine per treni merci in modo da poterle usare come locomotive in spinta a quei treni che hanno in testa una locomotiva per treni viaggiatori.
Sulla Porrettana era normale avere una locomotiva in spinta tra Pistoia e Pracchia o fino a Porretta che assicurava sia la trazione in salita sia la frenatura in discesa. Spesso i treni merci avevano anche tre locomotive, due in testa e una in coda.
Con l'utilizzo della trazione elettrica trifase, inaugurata nel 1927, la potenzialità della Porrettana subì un notevole incremento, tuttavia la vicina linea direttissima in costruzione dal 1913 e rallentata dalla Prima Guerra Mondiale, fu aperta pochi anni dopo, nel 1934 e la Porrettana da importante linea fondamentale divenne una linea di interesse locale decretando la fine di un'era.
I dettagli sulla guida e sul funzionamento delle locomotive trifase, sono ben descritte in un documento che sarà compreso nei download di queste macchine redatto a quattro mani dal sottoscritto e da Fulvio Oddone che sta affinando la meccanica e il funzionamento sotto OR.
un caro saluto, renzo.