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Ferrovia Eritrea Massaua-Asmara
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Ferrovia Eritrea Massaua-Asmara
da renzo428 » 8 lug 2016, 21:43
Ciao a tutti,
spendo due parole sulla genesi di questo scenario.
Nel 2005, quando fu concepito, i mezzi erano molto scarsi. GoogleEathr faceva ancora i primi passi e molte zone del nonstro pianeta erano fotografate a bassissima risoluzione. L'Eritrea era una di queste e la prima versione delo scenario ad opera di Fulvio Oddone (http://www.odoredifumo.net) fu costruita utilizzando unicamente seguendo le indicazioni di una guida d'epoca della ITC.
Le parole di Fulvio:
Questa route, nata da una piacevole discussione sul Forum del Deposito, vuole celebrare l’intraprendenza e l’ardimento dell’ingegneria italiana che, alla fine dell’800, realizzò in terra d’Africa una linea ferroviaria dalle caratteristiche eccezionali per l’epoca. Con i pochi mezzi disponibili fu costruita una ferrovia a scartamento di 950mm che in circa 120 km saliva dal livello del mare sino ai 2400m di Asmara, affrontando enormi difficoltà logistiche e climatiche.
Le stesse difficoltà che ho dovuto affrontare (virtualmente) facendomi strada in un territorio aspro e sconosciuto e facendo i conti con le bizze del Route editor. Alla mia prima esperienza con un terreno tratto da dati DEM e con una route di notevole lunghezza, ho dovuto sviluppare doti di “terrain prospector” e soffrire parecchio, ma ho tratto notevole soddisfazione dal lavoro svolto.
Per quanto è stato possibile ho cercato di mantenermi fedele al vero, operando tuttavia una inevitabile interpretazione della realtà attraverso la mia immaginazione.
Lascio la descrizione della linea alle pagine tratte dalla Guida dell’Africa orientale italiana del TCI, che accludo alle presenti note e che mi ha fornito lo spunto per riprodurre il tracciato.
Un omaggio doveroso va alla volontà di rinascita del popolo Eritreo, che ha voluto ricostruire la linea, andata distrutta durante la guerra di indipendenza contro l’Etiopia, nel suo stato di origine.
La route comprende inoltre una personale interpretazione della decauville Mersa Fatma – Colulli costruita al servizio delle miniere di potassio di Dallol nella depressione della Dancalia, che risulta già essere fuori servizio nel 1929. Su tale linea non sono reperibili che scarsissime notizie.
Nel 2006, a scenario ormai pubblicato, trovai una nuova mappa di dettaglio leggermente maggiore dove era indicata la linea ferroviaria e nel frattempo anche le mappe di GoogleEarth di questa zona, erano a risoluzione leggermente maggiore e si riusciva a indovinare parte della linea e della strada.
Ne ricavai uno scenario nuovo dove la linea era più fedele al tracciato originario e vi aggiunsi anche le montagne distanti che ne valorizzavano il paesaggio.
Terminato lo scenario, mancavano solo alcuni dettagli, è rimasto a lungo su uno dei miei dischi di backup dato che non credevo destasse un grande interesse: si tratta comunque di una linea molto lunga, distrutta più volte sella quale i treni impiegano tra le 6 ore dei treni a vapore e le tre e mezza delle littorine.
In seguito alle insistenze di un amico, a distanza di dieci anni ho sistemato i dettagli mancanti e adesso ne sto controllando lo stato in prospettiva della sua pubblicazione.
Metto di seguito alcune immagini.
Mappa usata per la costruzione dello scenario
Si parte da Massaua, oltre il deserto troveremo i rilievi montuosi che, tra poco, dovremo affrontare. Da 5 m s.l.m. si arriverà ad oltre 2400 m di quota per poi ridiscendere ai 2300 circa di Asmara.
Dopo 5 chilometri, si trova l’aeroporto di Otumlo, il panorama è brullo e sabbioso con rari alberi e cespugli concentrati soprattutto intorno ai pozzi. Durante la stagione delle piogge (in pianura questa è limitata all’inverno) anche questa zona di deserto si riempie di verde e di fiori.
Dopo aver attraversato la zona deserta, aggirando le varie alture e salendo costantemente si giunge alla stazione di Mai Atal nella zona dei forti dei Saati che dominano le varie alture incontrate poco prima di questa stazione.
Mai Atal è circondata da vegetazione rigogliosa ma la temperatura è elevata. Maturano i datteri e le piante sono fiorite tutto l'anno.
Si raggiungono i primi rilievi ma siamo ancora nella zona del deserto sassoso.
Continuando a salire si raggiungono alcuni villaggi. Solo intorno ai pozzi ed alle sorgenti troviamo le zone abitate.
LA linea continua a salire nel deserto sassoso, sullo sfondo si delinea il massiccio montuoso che più avanti dovremo affrontare.
Barresa è un villaggio ma le tinte delle piante e dei vestiti degli abitanti sono un arcobaleno di colori.
La salita comincia a farsi ripida e abbondano i ponti in muratura costruiti con le caratteristiche rocce rosse.
Giunti a Ghinda, la città giardino, termina il primo tratto della linea, quello che ha attraversato il bassopiano. Da questa cittadina in poi la linea diventa una ardita via ferrata di montagna.
Per adesso mi fermo qui, nei prossimi giorni aggiungo le immagini del resto del viaggio.
un caro saluto, renzo. -
Re: Ferrovia Eritrea Massaua-Asmara
da timetable57 » 8 lug 2016, 22:29
Ma non è a scartamento ridotto? -
Re: Ferrovia Eritrea Massaua-Asmara
da timetable57 » 8 lug 2016, 22:38
Bella! Finalmente non sono il solo ad occuparmi di NG -
Re: Ferrovia Eritrea Massaua-Asmara
da e444riqualificata » 9 lug 2016, 7:06
È davvero molto affascinante!
Sbaglio o i rotabili ci sono già sul Deposito?
I segnali non li hai ancora messi oppure non c'erano? -
Re: Ferrovia Eritrea Massaua-Asmara
da renzo428 » 9 lug 2016, 7:22
Ciao a tutti,
i rotabili sono sul sito di Fulvio e su ildeposito ho il link diretto. Li avevamo realizzati proprio per la prima versione dello scenario fatto da Fulvio.
I segnali non c'erano neppure sulla linea reale visto il traffico estremamente ridotto: due treni al giorno (orario 1915):
il treno n. 1 partiva da Massaua alle 6:30 ed arrivava ad Asmara alle 12:30;
il treno n. 2 partiva da Asmara alle 13:30 ed arrivava ad Massaua alle 19:00.
Negli anni '30 arrivarono le littorine che ridussero i tempi di percorrenza ma il traffico rimase assai ridotto.
un caro saluto, renzo. -
Re: Ferrovia Eritrea Massaua-Asmara
da e444riqualificata » 9 lug 2016, 11:48
Grazie per la spiegazione; a questo punto, però, mi sembra tutto sovradimensionato: perché stazioni con così tanti binari e perché quei piccoli raddoppi? -
Re: Ferrovia Eritrea Massaua-Asmara
da timetable57 » 9 lug 2016, 18:15
Renzo, ho la maggior parte degli spezzoni di quei binari con terrapieno che affonda di 4 metri nel terreno per evitare binari "fluttuanti". Li ho fatti io. se li vuoi fai un fischio -
Re: Ferrovia Eritrea Massaua-Asmara
da renzo428 » 10 lug 2016, 9:52
Ciao,
@ Guido, grazie ma ho posato già tutta la linea e se dovessi ricominciare con nuovi binari, non finirei più.
@ Angelo, questa ferrovia nasce come linea militare usata poi anche come linea civile. Fu il primo collegamento tra Massaua e Asmara, ovvero il porto e la capitale della regione. Non ci fu mai un grande traffico ma era l'unico mezzo veloce per spostarsi in quelle zone tanto che oggi la linea dopo essere stata sabotata e danneggiata dagli eventi della Seconda Guerra Mondiale e dalla guerra civile per l'indipendenza di Eritrea dall'Etiopia negli anni settanta, alla fine del secolo scorso fu riparata o ricostruita e nel 2003 fu di nuovo funzionante su ll'intero tratto.
Veniamo adesso agli impianti.
Quando viene costruita una ferrovia, insieme al progetto per la costruzione della linea vi sono i progetti e le stime sugli utili dell'esercizio e sui possibili sviluppi del traffico.
Le linee vengono quindi costruite tenendo conto dell'aumento del traffico e di conseguenza anche gli impianti. Inoltre se fai attenzione gran parte degli impianti presentano solo un raddoppio utile quindi non tanto per un incrocio ma per la sosta di eventuali carri.
Il traffico che ho indicato riguarda solo i treni con servizio passeggeri ed indicati su l'orario (del 1915) non ho informazioni sugli altri convogli merci e militari.
Quest'ultimi dovevano essere ben presenti tuttavia se non altro per il numero di mezzi impiegati. Al 1887 c'erano:
6 carri chiusi
6 carri scoperti
12 vettture di terza classe
2 vetture miste prima e seconda classe
7 locomotive a vapore del gruppo I
tutto questo con scartamento di 750 mm. Nel 1907 lo scartamento fu portato a 950 e i rotabili, eccetto le locomotive, furono modificati per il nuovo scartamento. E la linea arrivava solo a Ghinda.
Le locomotive a vapore successive furono costruite dalla Maffei (3 unità del gruppo II) e dall'Ansaldo (13 unità del gruppo III poi diventate gr.440) in totale tra gr. 202, gr.300, gr.301, gr.440, gr.441, gr.443 ed infine le gr.442, si contano 75 unità anche se si deve tener di conto dei trasferimenti, del diffuso uso della doppia trazione e che la linea era nel frattempo giunta fino a Agordat e Biscia per un totale di oltre 340 km.
Negli anni '30 giunsero le già citate gr.442, le littorine tipo A60-A68 (9 unità) e le due A69 e A70 utilizzate dal genio Ferrovieri. Sul materiale rimorchiato non ho dati ma ho le foto di carri scoperti a carrelli e carri cisterna non considerati nel primo e modesto elenco del 1887, considerando che tutto il materiale arrivava nel porto di Massaua e poteva raggiugere la destinazione solo con il treno ti dà una misura di quello che poteva essere il traffico. Inoltre con l'arrivo del (piroscafo) postale settimanale, veniva composto un treno speciale che partiva da Massaua nel primo pomeriggio.
Trovi qualcosa anche qui: http://www.trainweb.org/eritrean/table- ... te-map.htm mi pare che abbiano utilazzo lo stesso libro che ho io "Le ferrovie coloniali italiane" di Giorgio Gatti.
un caro saluto, renzo. -
Re: Ferrovia Eritrea Massaua-Asmara
da e444riqualificata » 10 lug 2016, 14:50
Grazie per la spiegazione, Renzo!
In effetti, il traffico passeggeri doveva essere una minoranza; d'altro canto, all'epoca gli italiani usavano agganciare carri ai treni passeggeri. -
Re: Ferrovia Eritrea Massaua-Asmara
da renzo428 » 19 lug 2016, 22:54
Ciao a tutti,
secondo lotto di immagini, questa volta partendo dall'altopiano di Asmara (2349 m slm) e scendendo verso Ghinda (888 m slm). Il paesaggio è mozzafiato e il tratto tra Asmara e Nefasit è quello più suggestivo, dove la linea si inerpica letteralmente sulle pareti di roccia per colmare il dislivello di oltre 700 m.
L'azzurro sullo sfondo di alcune immagini è il Mar Rosso.
Iniziamo dalla stazione di Asmara. Il clima non è molto diverso da molte città del sud Italia poiché, pur essendo prossimi all'equatore, la citta si trova su un altopiano a 2349 m sul livello del mare.
Giunti al culmine della linea, siamo a 2395 m slm, si vede sullo sfondo il deserto ed il Mar Rosso. Vi sono molti punti di incrocio lungo la linea tra una stazione e l'altra.
La discesa prosegue, ripida sul fianco della montagna. I ripidi pendii di roccia sono stati scavati a colpi di piccone per poter far passare la linea.
Per poter affrontare la discesa si cambia per poco il versante affaciandosi sulla valle detta dell'Inferno. Più avanti vi ritorneremo.
La linea si snoda sotto di noi.
Come accennato in èrecedenza eccoci giunti al passo detto "Le porte dell'Inferno" presso la stazione di Arbaroba.
Anche da questo versante si vede il deserto e il mare all'orizzonte.
Un nuovo cambio di versante ed eccoci a Nefasit.
La linea continua a scendere e la valle si allarga e lascia vedere il desero.
La linea continua ad avere caratteristiche di montagna e dietro ci lasciamo curve e controcurve, gallerie e viadotti...
...ma ve ne sono ancora davanti a noi.
Finalmente giungiamo in vista dell'abitato di Ghinda, la città giardino, all'altitudine di 888 m slm rende ancora sopportabile la temperatura.
Un caro saluto, renzo.
