Ciao a tutti,
un po' di cartoline... virtuali che ho ordinato per anno come un rapido viaggio di un secolo attraverso le nostre ferrovie.
[b]1900[/b]
Tra il 1885 ed il 1905, le due grandi Società ferroviarie, la Mediterranea e l'Adriatica, avevano molte stazioni in comune dal nord al sud d'Italia. In Toscana erano in comune le stazioni di Firenze, Empoli, Pisa e Livorno.
I treni della Mediterranea più prestigiosi erano quelli che collegavano Torino, Genova e Roma alcuni dei quali composti dalle eleganti carrozze CIWL. Nell'immagine sotto, presa in stazione a Pisa nell'anno 1900, un treno della Rete Mediterranea in partenza per Firenze.
[b]1910[/b]
Nel 1905 le ferrovie furono statalizzate e fu intrapreso un impegnativo programma di modernizzazione degli impianti e dei rotabili. Una scelta lungimirante fu di adottare per le nuove costruzioni di vetture passeggeri, carrozze a carrelli con telaio e componenti standardizzati in modo da poter ridurre il numero dei ricambi da dover tenere a magazzino e razionalizzare le nuove costruzioni e le successive revisioni.
Nell'immagine sotto un treno diretto Roma-Firenze-Bologna-Milano in transito nella stazione di Riola sulla Porrettana
Nell'immagine la veduta del piazzale della stazione di Firenze S.M.N. negli anni '10 del secolo scorso.
[b]1920[/b]
Dopo la Prima Guerra Mondiale, vi fu una contrazione dei consumi che portò alla grande crisi del 1929. Anche le ferrovie italiane ne risentirono, furono rimessi in servizio i grandi treni di lusso reminiscenza della Belle Epoque ma la richiesta era scarsa e sui treni ordinari il viaggio era molto spesso in terza classe.
Furono anche gli anni di grandi innovazioni: la messa in sevizio delle carrozze con cassa metallica che offrivano una maggiore sicurezza nel caso non infrequente di incidente ferroviario. Molte erano state le vittime negli incidenti di treni con carrozze in legno: in caso di urto, le prime carrozze finivano addosso alle locomotive interamente di acciaio con conseguenze immaginabili ma il peggior nemico era il fuoco innescato dalle bombole del gas utilizzato per l'illuminazione.
Un'altra innovazione fu la messa in servizio delle locomotive elettriche che in un Paese come il nostro privo di combustibili fossili ma ricco di montagne e di fiumi da imbrigliare per produrre energia elettrica. Molte furono le dighe costruite in questo periodo e la trazione elettrica risolse un altro degli annosi problemi delle ferrovie, il fumo nelle gallerie, spettro per generazioni di macchinisti e fuochisti.
Nell'immagine che segue la stazione di Pisa Centrale elettrificata con il sistema trifase.
Treno per Siena immerso nella campagna toscana.
[b]1930[/b]
Gli anni '30 furono gli anni delle direttissime delle littorine e degli elettrotreni. Le linee dorsali della nostra rete ferroviaria venivano progressivamente elettrificate e fu adottato con lungimiranza il sistema a corrente continua a 3000 V, sperimentato alla fine degli anni '20.
Per le locomotive a vapore iniziava il declino mentre i nuovi rotabili si diffondevano in tutta Italia.
Due innovazioni ancora attuali, l'elettrificazione delle linee ferroviare e l'entrata in servizio di rotabili leggeri, automotrici ed elettromotrici.
Sotto una coppia di ALn 80 appena partite da Chiusi alla volta di Siena.
Una veloce GR. 685, la regina delle locomotive, attende di prendere servizio. Queste potenti locomotive costruite per trainare i grandi treni diretti adesso sono spesso alla testa dei treni locali.
[b]1940[/b]
Gli anni '40 sono gli anni della guerra durante i quali gravi lutti funestarono il nostro Paese e le nostre ferrovie. Furono anche gli anni della ricostruzione. In soli cinque anni grazie soprattutto alla volontà dei ferrovieri, le nostre ferrovie furono riparate e riettivate. Per gli specialisti americani sarebbero stati necessari almeno quindici anni mentre alla soglia degli anni '50 la maggioranza delle linee era di nuovo in funzione.
Una coppia di immagini dà una idea di quello che sono stati questi duri anni.
Entrambe si riferiscono al viadotto sul fosso Bagno sulla linea Siena-Grosseto, nella prima come si presentava negli anni '10 mentre nella seconda com'era (ed è) dopo la ricostruzione.
[b]1950[/b]
Dopo la ricostruzione furono messi in servizio nuovi rotabili, alcuni in progetto o in costruzione già prima della guerra, come le locomotive E636 e E424, mentre altri furono costruiti grazie agli aiuti del piano Marshall come le carrozze in lega leggera tipo 1946.
Furono gli anni del Treno Azzurro e degli elettrotreni, del lusso del pranzo in carrozza ristorante ma anche i difficili anni dell'immigrazione dal Sud verso le grandi industrie del Nord.
Treno locale nei dintorni di Siena
Stazione di Buonconvento sulla linea Siena-Monte Antico della Società Italiana per Imprese Pubbliche e Ferrovie passata alle FS nel 1956
Un caro saluto, renzo.