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Memorie di vita aeroportuale
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Memorie di vita aeroportuale
da E464902 » 25 dic 2020, 23:28
Ciao a tutti ragazzi,
prima di inoltrarci in questa specie di foto racconto, ci tengo a fare a tutti gli auguri di Buon Natale (seppur ormai in grande ritardo) e di Buon Anno nuovo, nella speranza che il 2021 ci porti qualcosa di migliore.
Ad ogni modo, la pubblicazione di qualche nuova foto ferroviaria nella sezione dedicata mi ha portato a riattivarmi un po' sul forum, e sapendo di qualche appassionato di aerei/aviazione anche qui, ho pensato che sarebbe stato bello condividere qualche scatto e momento di vita aeroportuale anche con voi.
Ho lavorato al Marconi di Bologna come agente di rampa per qualche anno, dall'estate 2017 fino al funesto marzo 2020, per poi rimanere lasciato a casa, paradossalmente più per altre ragioni che non la pandemia. Ma purtroppo il mondo dell'handling, al di fuori del lavoro in sè, è abbastanza marcio purtroppo.
[Per chi non sa cosa fa l'agente di rampa, non trattandosi di un impiego molto conosciuto, lascio una spiegazione: è quella persona che fa da tramite fra equipaggio dell'aereo e aerostazione. Gestisce lo sbarco, l'imbarco, comunica con il gate per autorizzare le operazioni passeggeri (inizio imbarco, invio autobus etc),controlla che i bagagli coincidano con quanti ne sono registrati (sì, li conta), che il carico venga effettuato secondo indicazione dell'ufficio bilanciamento e che il piano di carico finale sia aderente a come effetivamente è caricato l'aereo. Inoltre fa l'ispezione esterna subito dopo l'arrivo e prima della partenza per verificare la chiusura corretta delle porte. Esegue anche la manovra di pushback (la spinta dell'aereo), facendo da tramite fra comandante e l'autista del trattore (qualche volta tocca anche correre
) e "autorizza" al comandante la messa in moto]
Tengo a sottolineare che le foto sono state tutte scattate in condizioni di piena sicurezza e con 8000 occhi aperti.
[Disclaimer: nessun aereo è stato maltrattato o ha fatto ritardo a causa delle mie fotografie ]
Le foto saranno in ordine di caricamento su Flickr, a partire dalle più vecchie.
Le prime foto arrivano da luglio 2018.
Blue Panorama ci prova con la Cina
B763 BV by Enrico Bonaga, su Flickr
Bv76 2 Lambo by Enrico Bonaga, su Flickr
Il 16 luglio 2018 inizia un servizio charter diretto con la Cina, destinato a portare turisti cinesi in Italia.
In un momento di pausa, vado a vedere il primo arrivo del 767 (EI-GEP, un 30enne acquisito apposta per queste 60 rotazioni annunciate, di cui poi ne sono state effettuate "addirittura" 3), aspettandomi il "water cannon", saluto destinato all'arrivo di voli/compagnie/aerei nuovi. Ma ahimè nisba.
L'accoglienza fu un comitato in pompa magna e la Lamborghini, per la quale BLQ è famoso in tutto il mondo degli appassionati (spesso mi capitava di crew che si lamentavano di non averla avuta all' "accoglienza" all'arrivo o che chiedevano di averla sottobordo per far le classiche foto di rito) lasciata in bella vista dei passeggeri (con fatica dei colleghi addetti a quel volo a farli salire sui bus).
3 rotazioni poi non senza problemi. Uno dei primi voli ha dovuto lasciare a terra bagagli per via dell'eccessivo peso al decollo utilizzando una determinata pista, un altro dopo un inconveniente al decollo è volato fino a Mosca per fare consumo carburante (quei 767 non hanno il "fuel dump", il sistema di scarico d'emergenza) per poi tornare a Milano, dove ha sede l'assistenza tecnica di BV. Non sono certo di questo, ma alcune fonti hanno riportato il fatto che i poveri passeggeri siano stati lasciati in albergo a Malpensa per 3 giorni, prima che un nuovo volo fosse organizzato.
Da qui ad altre divergenze fra compagnia aerea e tour operator hanno poi portato all'infelice stop dei voli.
Il Boeing 757: un design inconfondibile
B757 DHL 4 by Enrico Bonaga, su Flickr
B757 DHL 3 by Enrico Bonaga, su Flickr
Sempre più raro da vedere nei cieli europei, sempre più raro da vedere di giorno (almeno a BLQ), ancora più raro che si guasti e che venga trainato in uno stand che non è il suo e con condizioni di luce migliori. Lo stand in questione è infatti destinato all'uso da parte di aerei più grossi o charter cargo, che non hanno una piazzola assegnata nella vera e propria zona cargo, localizzata esattamente dall'altra parte del piazzale.
Il guasto di questo aereo ha reso necessario liberare la piazzola cargo per gli altri voli, ed è stato riposizionato qua in attesa delle riparazioni. Inoltre questo parcheggio si trova molto più vicino al luogo dove si effettuano le prove motori, rendendo dunque il traino molto più breve e un minore tempo di occupazione delle taxiway.
Fortunatamente, vista la miglior posizione son riuscito a portare a casa delle foto con una bella luce.
Trovo il 757 un aereo elegantissimo e molto sottovalutato. Sottile, alto, e con un muso dalla "faccia" accattivante. E' veramente un peccato sia sempre più difficile da vedere, ne sono rimasti quasi ormai solo nella versione cargo.
Un ciccione fuori programma
AN124 Profilo sinistro by Enrico Bonaga, su Flickr
AN124 ala sinistra by Enrico Bonaga, su Flickr
AN124 Muso frontale by Enrico Bonaga, su Flickr
AN124 Carrello Sinistro by Enrico Bonaga, su Flickr
AN124 carroponte 1 by Enrico Bonaga, su Flickr
AN124 muso aperto ancora una vlta by Enrico Bonaga, su Flickr
Oh-oh by Enrico Bonaga, su Flickr
AN124 push by Enrico Bonaga, su Flickr
Se di norma l'Antonov 124 Ruslan viene per caricare elicotteri, come avevo spiegato in una discussione dedicata qualche anno fa, stavolta non è stato così. Ottobre 2018, a distanza di 9 anni dal precedente volo senza elicotteri, è giunto dirottato da Roma in quanto a Fiumicino vi era una delegazione estera che aveva occupato con i propri aerei la zona destinata a questo gigante. Il carico era una antenna per una piattaforma petrolifera (o qualcosa del genere) diretta niente popò di meno che ad Houston. Il carico era bello grosso, sono state caricate centinaia di piccole casse che hanno riempito completamente la stiva. Il peso non lo ricordo di preciso, ma ricordo che non andava molto lontano dal massimo carico dell'aereo. Eravamo fra le 80 e 90 tonnellate. Non a caso ha effettuato 3 scali prima di arrivare a destinazione.
La fortuna è che la lentezza delle operazioni, e il fatto che stessero utilizzando solo il portellone anteriore (tutto il contrario degli elicotteri, dove vi sono militari intorno e grande fermento nelle operazioni, sia sul portello anteriore che quello posteriore) mi hanno permesso di poter fare, sempre in momenti di pausa, un bel servizio fotografico al gigante.
Apro parentesi sulle pause: il lavoro della rampa, almeno dove lavoravo, mi piaceva perché dava una certa autonomia. Nei giorni in cui il traffico non era esagerato, come appunto nel periodo di ottobre, ci si gestiva autonomamente (salvo ovvie necessità operative urgenti, ma per quelle ognuna di noi "rampe" era dotata di radio personale): una volta preso atto dei voli assegnati del giorno ci si regolava di conseguenza. Un esempio totalmente a caso è un turno che inizia alle 10 e finisce alle 16: 3 voli assegnati, uno che parte alle 11, quello dopo alle 13 e uno alle 15.30. Se il volo delle 11 parte in orario, una volta terminate le pratiche di ufficio (10-15 minuti) si ha almeno mezz'ora libera prima di doversi occupare del volo successivo. Quella mezz'ora è utilizzata come piccola pausa e subito dopo per dare una mano con l'ufficio, un aiuto ai colleghi, oppure si espletavano mansioni accessorie o comunque non urgenti. Ma in certi casi, quando il tempo a disposizione è maggiore, e veramente non c'è nulla da fare per lunghi momenti (intendo anche 2 o 3 ore di vuoto), che d'inverno non mancano, il tempo per fare qualche foto c'è.
Tornando al ciccio, nel "servizio fotografico" si vedono quasi tutte le sue "features": il carrello "pieghevole", il gigantesco portellone anteriore con la rampa di carico, quello posteriore con un enorme carroponte, le ali mostruose e i potenti motori Ivchenko-Progress D18-T.
Ah, e la parte più bella è stata poter assistere al pushback dal trattore. Con tanto di inquadratura un po' particolare. (Da qualche parte ho il video)
Ovviamente un mese dopo è tornato per gli elicotteri
AN124 4 by Enrico Bonaga, su Flickr
Momenti di ordinario lavoro
Ryanair by Enrico Bonaga, su Flickr
code by Enrico Bonaga, su Flickr
Sunrise B738 Ryanair B738 by Enrico Bonaga, su Flickr
La stragrande maggioranza delle foto ovviamente non derivano da momenti di pausa, ma in momenti di lavoro "morto": capita quando sei al posto giusto, al momento giusto, ma devi aspettare.
Perché non solo i passeggeri devono aspettare al gate, ma talvolta anche agli aeroportuali capita di doverlo fare
Nel primo caso, l'equipaggio era appena giunto all'aereo, arrivato dalla loro saletta. Stavo semplicemente aspettando di poter fare un "briefing" con l'equipaggio (tutto ovviamente affrettato a preparare l'aereo), in modo da comunicare il numero di passeggeri previsti, eventuali assistenze e bambini, in modo che poi vadano a preparare le prolunghe per le cinture per gli "infant" (0-2 anni) e soprattutto che mi dessero l'ok per far partire l'autobus dal gate, con i primi passeggeri a bordo.
Ecco, questi momenti di attesa sono ideali per fare quattro scatti.
Questo scatto in particolare mi ha fatto poi riflettere su una cosa: questi sono sostanzialmente tubi di metallo con ali, che noi aeroportuali "impacchettiamo" e "spediamo" in giro per l'Europa ed oltre. A noi sulla carta (salvo alcune destinazioni particolari) non interessa più di tanto la destinazione se è europea e Schenghen, ma a me piace sempre vedere il lato più "girovago" e quando ho un attimo la mente va sempre per un attimo alla destinazione dell'aereo. E' un aspetto che mi piaceva molto di questo lavoro
La seconda foto è, da come si può intuire, un'altra foto di attesa: nel primo pomeriggio è il momento in cui la maggior parte dei velivoli partiti la mattina è rientrato alla base e che fa quindi cambio equipaggio, lasciano il posto al turno del pomeriggio degli equipaggi. E' dunque il momento in cui si può ammirare la maggior parte delle code a terra.
In questo caso sono aiutato dal fatto che è inverno, dunque periodo con minor domanda, e alcuni aerei del turno del pomeriggio invece di andare verso destinazioni estive, rimangono a terra fino al mattino successivo.
Ovviamente il mio volo, la coda in primo piano, partiva.
E questo è il momento in cui si arriva sottobordo con un po' di anticipo, per controllare che piazzola sia a posto, aereo non abbia danni o perdite strane. E quindi si aspetta l'equipaggio che arriva circa 30 minuti prima della partenza.
L'alba della terza foto è invece l'ultima del 2018. Già, perché ovviamente in questo lavoro, come tanti altri, non esistono festività, domeniche, weekend. Il 31 dicembre è come un qualunque altro giorno.
La prima cosa che mi è venuta in mente è stata: "l'ultima alba dell'anno è sempre la più bella". Non so se sia stata la più bella, ma notevole lo era.
Dopotutto, mi dissi, non è poi così male lavorare anche nei festivi.
L'inquadratura particolare racconta un altro aspetto del lavoro: gli assistenti di volo del galley posteriore erano due miei amici, ed avendo io avuto un po' di tempo, ho approfittato per salutarli (e per ripararmi anche un po' dal freddo). Nel momento di uscire, qualche istante prima di iniziare l'imbarco,
ho notato che non sarebbe uscita una foto del tutto male, e ne ho approfittatto cercando una foto un po' più artistica (almeno sulla carta...).
Il fatto di avere a che fare spesso e volentieri con altri ragazzi, soprattutto fra gli equipaggi, più o meno coetanei, mi ha permesso di fare numerose amicizie che si sono poi trascinate ben oltre le recinzioni aeroportuali. E' forse l'aspetto che più ho adorato di questo lavoro (fra i tanti).
Per ora mi fermo qua, scusate la scarna quantità di foto, ma prima di continuare a scrivere altre "storielle" e foto (e ce ne sono tante altre, credetemi) mi piacerebbe sapere se l'idea di presentarvi e di condividere con voi il mio (al momento ex) lavoro può essere di vostro gradimento.
Detto questo, di nuovo tantissimi auguri di Buon Natale e di Buon Anno.
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Re: Memorie di vita aeroportuale
da Fireman » 26 dic 2020, 11:39
E464902 ha scritto:
...manovra di pushback
"orio Torre, pushback 2-0-8, tango libera....
Quante volte avrò sentito questo dialogo alla fine della manovra....
Ciao Enrico, io lavoro in aeroporto da ormai 12 anni e l'agente di rampa lo vedo quasi tutti i giorni quando vengono utilizzati gli stand davanti la caserma, spesso e volentieri mi fermo a vedere le operazioni di "arrivo", specialmente quelle notturne con "spade luminose" di Star Wars
Belle foto specialmente quelle del "ciccione", le poche volte che ha volato su Orio era parcheggiato lontano dalla caserma e non ho avuto l'occasione di vederlo da vicino. -
Re: Memorie di vita aeroportuale
da E464902 » 3 gen 2021, 16:03
Grazie ragazzi! Sono molto contento che vi piaccia l'idea!
Allora non mi resta che continuare
Antonio, anche noi a Bologna abbiamo la taxiway principale chiamata"Tango", solo che da noi durante le manovre si spinge su quella secondaria, che rientra nell'area di movimento e non in quella di manovra per cui la comunicazione radio dal trattore non è necessaria. Ovviamente quando spingiamo aerei grossi che devono essere messi sulla Tango sì, la radio ce l'abbiamo e la utilizziamo per fare proprio quel tipo di comunicazione che hai riportato
Apparentemente freddo
Alitalia a320 catania 103 by Enrico Bonaga, su Flickr
A320 alitalia imbarco mattutino by Enrico Bonaga, su Flickr
Primi di gennaio, le 8 di mattina e siamo pronti ad un imbarco per Catania, l'unico altro volo che ha Alitalia su Bologna oltre a quello per Roma.
Apparente freddo perché la poltiglia lasciata dal de-icing del mattino presto e la limpidezza della giornata lasciano intendere che faccia freddo.
Invece no, temperatura stranamente gradevole ed un volo stranamente facile da gestire. Normalmente i voli della ex-compagnia di bandiera hanno procedure un po' più macchinose rispetto ad altri vettori, e purtroppo un altro dei motivi per cui non ricordo questa compagnia sono gli equipaggi, spesso (attenzione, non generalizzo: spesso, non sempre) poco collaborativi e con un generale atteggiamento di superiorità nei confronti dello staff di terra che lavora per loro. La loro popolarità fra gli aeroportuali non è ai massimi livelli, per nulla.
Però se capita uno di quegli equipaggi che si comporta al contrario di quanto descritto, diventa tutto più bello, nel senso letterale del termine. Ti fanno sentire benvoluto e ti mettono a tuo agio. Ovviamente ciò agevola molto il lavoro di chi è a terra.
E fortunatamente per questo volo, si è trattato di questo caso. Poi avrò certamente modo di raccontarvi qualche episodio simpatico quando rivedremo qualche foto di Alitalia.
Voli...difficili.
Emirates 1812019 by Enrico Bonaga, su Flickr
No, questo volo stavolta non l'avevo seguito io. Gli aeroportuali sono abituati a vedere aerei che partono, ed ogni tanto capita che partano quei voli che insomma, in fin dei conti non vorresti vederli partire. Se avete mai dovuto salutare un caro amico o amica che si trasferisce per andare a lavorare in un altro angolo del mondo, ecco. Anche una scena che sei abituato a vedere tutti i giorni può essere più difficile da vedere
L'unica fortuna è che lavorare in piazzale significa poter scambiarsi i saluti già a bordo dell'aereo e non ai freddi e brutti controlli di sicurezza
(che poi, c'è stato anche un siparietto che adoro ricordare: questa persona stava partendo per lavorare proprio per questa compagnia, come assistente di volo. Parlando parlando, l'equipaggio in servizio ha capito la situazione e in modo molto carino e scherzoso ha cercato di alleggerire un po' il momento dei saluti... tutto sommato un momento che mi piace ricordare
)
In attesa...
Prova 1 20190125 by Enrico Bonaga, su Flickr
Foto di cui non c'è da dire molto, ne vedrete tante altre, sono foto scattate quando si arriva all'aereo per tempo e si aspetta l'arrivo dell'equipaggio partente.
Brutta giornata per il MAX...
B73M8 2 by Enrico Bonaga, su Flickr
B73M8 1 by Enrico Bonaga, su Flickr
B737 Max Cla NG by Enrico Bonaga, su Flickr
Tui Night by Enrico Bonaga, su Flickr
Metà marzo 2019, e non corrono bei tempi per il nuovo prodotto della Boeing, il 737 Max. A seguito del secondo incidente fatale in breve tempo, il velivolo viene costretto a terra dagli enti regolatori di tutto il mondo, per primo l'ente europeo EASA, e di riflesso anche la nostra ENAC. Il caso di questo 737 è emblematico: il velivolo era in volo fra l'Egitto e Bruxelles, con turisti del Belgio a bordo di rientro a casa, quando l'improvvisa chiusura degli spazi aerei europei al tipo di aereo ne ha imposto l'atterraggio immediato. L'aeroporto che è risultato più idoneo all'atterraggio nel momento della chiusura è stato quello di Bologna, dove dunque ha interrotto il suo viaggio per rimanere parcheggiato nel piazzale del Marconi per circa una settimana, prima di poter rientrare alla base di Bruxelles. Ovviamente il volo di rientro è stato effettuato con tutte le autorizzazioni e precauzioni del caso (volo senza passeggeri, a bassa quota e velocità ridotta, con flap estratti). Gli sfortunati passeggeri sono stati riportati a casa nella giornata successiva con un apposito volo charter. Non fu chiaramente l'unico caso, durante tutta quella giornata si sono visti voli già a metà strada verso l'Europa invertire la propria rotta per tornare a casa.
Il 18 novembre scorso il velivolo è stato ricertificato dalla FAA e negli ultimi giorni di dicembre (il 23 o il 24 mi pare), a quasi due anni di distanza da questo stop, il velivolo è tornato in servizio negli Stati Uniti. Per l'Europa bisognerà attendere ancora un po', ma suppongo sia questione di poco tempo.
Tramonti aeroportuali
Ryanair by Enrico Bonaga, su Flickr
DHL A300 by Enrico Bonaga, su Flickr
ASL 734 by Enrico Bonaga, su Flickr
DHL 1 by Enrico Bonaga, su Flickr
tramonto e a300 by Enrico Bonaga, su Flickr
Star Air 20190313 by Enrico Bonaga, su Flickr
Breve parte dedicata alle "luci della sera".
L'aeroporto per sua natura è privo di grossi elementi alti nei paraggi, e questo lo rende un luogo ben predisposto alla vista delle luci dei tramonti e delle albe. Qua ne abbiamo un paio di esempi.
La prima foto vede due 737 Ryanair in partenza, uno già in fase di rullaggio con l'altro appena disconnesso dal trattore per la manovra.
Le altre foto, a partire dal 737-400 ASL, sono state scattate nella stessa sera in cui ho fatto il "servizio fotografico" al 737 Max. Quella sera il cielo ha deciso di dare spettacolo, e mi son trovato davanti uno dei più bei tramonti che abbia mai visto. I soggetti sono un Airbus A300 di DHL ed un Boeing 767-300 Star Air (operante per UPS), in attesa del favore delle tenebre per prendere servizio.
La notte di BLQ
Alcune immagini dal piazzale illuminato.
1) Un A320 Neo di Lufthansa riposa, in attesa di prendere servizio la mattina successiva;
2) La coda di un CRJ1000 della sussidiaria di Iberia, la Air Nostrum. Fino a poco tempo fa erano velivoli Bombardier, ma ora che Mitsubishi ha acquistato il progetto, han preso il nome del costruttore giapponese (aereo tremendamente scomodo dal punto di vista dell'handling, ma scenderemo nel dettaglio più avanti);
3) Molte compagnie si sbizzariscono dedicando uno (o più) aerei al proprio passato, con livree "retrò": questo è il caso della compagnia di bandiera russa Aeroflot. Sfortunatamente questo aereo su BLQ opera solo il volo della sera;
A320 Neo LK by Enrico Bonaga, su Flickr
Air Nostrum Tail by Enrico Bonaga, su Flickr
Aeroflot Retro by Enrico Bonaga, su Flickr
Charter: per la serie "quelli belli"
Neos789 by Enrico Bonaga, su Flickr
Febbraio, tempo di crociere in luoghi più caldi e Neos organizza dei voli charter per conto di Costa Crociere. Uno degli aeroporti toccati dai nuovissimi Boeing 787-9 "Dreamliner" del vettore italiano (che molto recentemente sono saliti addirittura a 5 esemplari), è stato proprio quello di Bologna. Mi ha stupito molto la sua silenziosità: si riusciva tranquillamente a stare senza cuffie antirumore e comunicare con qualcuno vicino, cosa impensabile con un qualunque aereo di precedente generazione. Semplicemente un aereo affascinante. L'aereo in questione era EI-NEO, "Spirit of Italy". Seguiranno (tante) altre foto di questa meraviglia.
Upgrades..
Non da molto, ma pur sempre prima volta per l'A321Neo della TAP, in luogo degli A320 di vecchia generazione.
TAP A321N by Enrico Bonaga, su Flickr
Varie
Un Boeing 777-300ER pronto a lasciare il parcheggio, alla volta di Dubai, con una bella conformazione nuvolosa alle spalle. Particolare perché fino a 10 minuti, dove era azzurro, c'era un anonimissimo grigio.
Emirates B77W by Enrico Bonaga, su Flickr
Pushback appena terminati, pronti e via per due Airbus, un A319 Alitalia ed un A320 LaudaMotion.
Giornata di lavoro tranquilla, solo questi due voli e tanto per comodità, dallo stesso parcheggio.
Per chi non conoscesse LaudaMotion, il nome è proprio quello del grande Niki.
Infatti la compagnia era la vecchia FlyNiki, la seconda compagnia fondata dall'ex campione di Formula 1, che in una specie di "seconda vita" volava per conto di Air Berlin, con tanto di livrea apposita.
Piccola parentesi sulla Air Berlin: il vettore era composto da 3 compagnie, una delle quali era l'azienda principale, e da altre due aziende che semplicemente volavano per loro conto (come Cityliner per Alitalia, o Hop per Air France).
Queste due erano LGW (vettore tedesco che opera con velivoli Dash-8) e appunto dall'austriaca Fly Niki.
La prima operava anche su BLQ, ed era nota perché (operando per Air Berlin) elargiva tonnellate di cioccolatini Lindt enormi a tutto lo staff che si trovava nei paraggi dell'aereo (tant'è che l'ipotesi circolata di più in aeroporto riguardo il fallimento era la spesa in cioccolatini )
Tornando al discorso, nel momento del fallimento di Air Berlin, questi due vettori (che non erano insolventi) si sono trovati senza lavoro.
La prima (LGW) ha iniziato ad operare per Eurowings (ma senza cioccolatini...) ed ha ripreso le operazioni anche su Bologna, peraltro con lo stesso volo per Dusseldorf (operazioni poi fermate causa Covid).
Diverso destino per la seconda, FlyNiki, che è stata acquisita (credo interamente) da Ryanair prendendo il nome di LaudaMotion (pure livrea e uniformi ispirate a quelle della compagnia principale).
Alitalia A319 by Enrico Bonaga, su Flickr
LaudaMotion by Enrico Bonaga, su Flickr
Per oggi basta così, alla prossima!
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Re: Memorie di vita aeroportuale
da timetable57 » 5 gen 2021, 0:29
Foto bellissime. Adoro gli aerei. Specie la linea del 788/789 -
Re: Memorie di vita aeroportuale
da REBOTTO8888 » 6 gen 2021, 18:48
E464902 non so come ti chiami
vedendo le foto mi sono incuriosito ma utilizzi una macchina fotografica oppure le fai con un telefono apposito -
Re: Memorie di vita aeroportuale
da timetable57 » 6 gen 2021, 19:47
Si chiama Enrico, basta leggere in firma -
Re: Memorie di vita aeroportuale
da E464902 » 6 gen 2021, 20:38
Fluke52 ha scritto:Ottimo Enrico. E non vedo l'ora di salire sul 787 della Neos (perché sta pandemia prima o poi finirà, e io mi devo rifare del tempo perduto)
Ti ringrazio Vincenzo! Il 787 Neos è poi tornato all'inizio dello scorso anno, e sono riuscito a fare un salto anche a bordo. Più avanti arriverà anche la foto della cabina passeggeri!
che poi è ben bello salire sul 789 Neos, ma come passeggeri, di solito i posti in cui volano questi son notevoli avatrain ha scritto:Ottimi "reportage", le foto in bianco e nero poi, hanno il loro fascino particolare.
Il piazzale aeroportuale non si è mai prestato benissimo alle foto in bianco e nero, ma qualcosina son riuscito a fare anche in quel senso.
Qualche altro scatto del genere però dovrei avercelo, se salta fuori caricherò anche quello.timetable57 ha scritto:Foto bellissime. Adoro gli aerei. Specie la linea del 788/789
Grazie mille Guido! Il 787 poi ha una linea innovativa, io lo trovo elegantissimo sia nel muso che nelle ali, con la loro flessibilità incredibile (in fase di decollo si alzano di diversi metri).REBOTTO8888 ha scritto:vedendo le foto mi sono incuriosito ma utilizzi una macchina fotografica oppure le fai con un telefono apposito
In piazzale utilizzo solo il mio telefono cellulare, la fotocamera è troppo ingombrante da avere appresso mentre si lavora e non è il caso di lasciarla nell'auto di servizio dove non si riesce quasi mai a controllare chi ci entra/esce (non la si può chiudere, bisogna lasciare la chiave nel quadro perché se per un qualunque motivo deve essere spostata rapidamente e non c'è l'autista nei pressi deve poter essere messa in moto).
L'ho portata con me solo in un'occasione particolare.
Comunque sì, prima o poi dovrei cambiare quel nickname che mi sono dato quando mi sono iscritto ormai più di una decina di anni fa, quando ero ancora un pargoletto
Altre foto in arrivo a breve! -
Re: Memorie di vita aeroportuale
da REBOTTO8888 » 6 gen 2021, 21:53
devi avere un bel telefono per quelle foto enrico -
Re: Memorie di vita aeroportuale
da E464902 » 11 gen 2021, 2:33
REBOTTO8888 ha scritto:devi avere un bel telefono per quelle foto enrico
Sì, effettivamente nel cambiarlo ne ho cercato (e trovato) uno con la fotocamera valida. A posteriori e a distanza di ormai più di due anni farei lo stesso acquisto.
Comunque, proseguiamo direi!
Cockpit
Cockpit by Enrico Bonaga, su Flickr
La "leva della trazione" degli aerei, in questo caso di un 737-800, meglio conosciuta come "manetta motore"
A volte capita di dover aspettare qualche istante in più l'equipaggio quando termina la preparazione delle "scartoffie" che gli si è appena portato in cockpit. E allora uno scatto in cockpit ci può scappare. Specie se il volo ha uno slot, bisogna aspettare e il tempo a disposizione è maggiore del normale.
Magari di slot ne parliamo con un'altra foto, ma per ora vorrei approfondire le "scartoffie": quei fogli che abbiamo in mano con cui i passeggeri ci vedono salire e poi scendere un attimo prima della partenza.
Cosa contengono?
Tutti quei documenti (e variano di compagnia in compagnia) firmati dal comandante dei quali una copia deve rimanere a terra. Un documento di particolare importanza e di cui in ogni caso, per ogni compagnia, una copia deve restare a terra, è il piano di carico.
Il piano di carico sostanzialmente indica tutte le caratteristiche del carico: come sono distribuiti passeggeri e bagagli, le quantità di carburante, indica dove si trova lungo l'asse longitudinale il baricentro e soprattutto quelli che sono i suoi limiti (mai da superare).
Documento che noi dobbiamo assicurarci essere conforme con il carico attuale (ad esempio, se mancano dei passeggeri o dei bagagli vengono spostati, noi dobbiamo aggiornarlo, notificando così il comandante. Ovviamente entro certi limiti, che se superati, si deve generare un nuovo documento). Questo è sostanzialmente il compito più delicato dell'agente di rampa, anche perché su queste informazioni poi il comandante firma e si prende la responsabilità della correttezza dei dati. Anche perché poi in funzione dei dati di carico si calcolerà le performance finali del decollo.
In alcuni casi il documento non viene preparato dall'ufficio deputato (chiamasi ufficio centraggio/bilanciamento), quando succede noi della rampa riceviamo informazioni dal comandante per effettuare il carico, ed una volta caricato passiamo le informazioni al comandante che in autonomia si realizzerà il "loadsheet", di cui copia consegna a noi (o invia con email se fatta con il tablet all'ufficio bilanciamento).
Luci del mattino
Sarò io forse un po' speciale, ma sinceramente amavo i turni del mattino. La sveglia alle 4, nessuno per strada, fare colazione al bar dell'aerostazione con i colleghi dopo la "first wave" (l' "onda" iniziale dei voli del mattino che inizia alle 5.30 con i primi imbarchi e termina intorno alle 7:30 con le ultime partenze, lasciando un buco di voli di quasi due ore), e magari unico momento per fare anche quattro chiacchiere con i colleghi che lavorano dentro al terminal (addetti check-in e imbarchi).
Poi i voli del mattino sono anche più semplici: i passeggeri sono molto più disciplinati, probabilmente ancora un po' rintontiti dalla sveglia presto (loro si alzano pure prima di chi in aeroporto ci lavora...) e non so spiegarmi il perché ma sono voli molto meno affetti da problemi rispetto a quelli del resto della giornata. Fila tutto molto più liscio e i ritardi sono molto più rari.
Detto questo, c'è un altro aspetto del lavoro mattutino, non di poco conto. Forse il mio preferito, sinceramente.
Le albe.
L'aeroporto si presta molto bene ad ammirarle, per sua natura è privo di elementi alti e di ingombro nelle sue vicinanze.
La fortuna è che spesso bisogna aspettare gli equipaggi, che arrivano sempre al limite.... Quindi una volta effettuati tutti i controlli del caso (coni, tendiflex, scale, stive, etc...) si ha quel raro attimo di pace e silenzio in piazzale, in cui si ha tempo di farlo, qualche scatto.
Il risultato?
Una carrellatina (queste foto non sono state pesantemente ritoccate, con il cellulare si elabora ben poco mantenendo la qualità dello scatto)
Ryanair B738 by Enrico Bonaga, su Flickr
Ryan alba 20190506 by Enrico Bonaga, su Flickr
B738 FR 2 by Enrico Bonaga, su Flickr
ryanair tail by Enrico Bonaga, su Flickr
alba ancora by Enrico Bonaga, su Flickr
An124 by Enrico Bonaga, su Flickr
Airport sunrise by Enrico Bonaga, su Flickr
An124 ADB by Enrico Bonaga, su Flickr
EI-FTW 20190421 by Enrico Bonaga, su Flickr
An124 UR82027 by Enrico Bonaga, su Flickr
Il momento più bello della giornata è quando al mattino inizia ad esserci una temperatura tale per cui si possono iniziare a togliere le tonnellate di giaccone che ci portiamo addosso per le primissime ore del giorno!
Poi capitano mattine senza alba, ma con tanta acqua.
Ryanair by Enrico Bonaga, su Flickr
Luci della sera
Se da una parte abbiamo le albe, dall'altra c'è il tramonto.
Se ne vedono di belli anche qua. Però, al contrario del mattino, spesso durante il tramonto in piazzale c'è trambusto. Gli ultimi voli della sera in partenza, tutti in una volta.
Di tramonti ne ho visti sì, ma diventa complicato fotografarli.
Non tramonto vero e proprio, ma tardo pomeriggio, terminata la spinta di un Airbus di Alitalia per Roma, in attesa della messa in moto.
alitalia 20190516 by Enrico Bonaga, su Flickr
I velivoli cargo vivono per lo più di notte. Se vogliamo, il nostro tramonto è la loro alba. Qui un Boeing 737 ASL, che vola per TNT/FedEx, mentre attende la partenza verso Liegi.
B734 ASL 3 by Enrico Bonaga, su Flickr
Per come è fatto l'aeroporto di Bologna, ci sono due parcheggi "di traverso", per entrare nei quali i velivoli devono attraversare la strada di servizio, sulla quale viene momentaneamente interrotto il traffico. Se prima ce n'è uno che esce ma subito dopo un altro pronto ad entrare, per come funziona il regolamento di scalo bisogna aspettare anche il secondo. Se dietro c'è un tramonto, tanto vale fare un paio di scatti.
Ryan 20190405 by Enrico Bonaga, su Flickr
In arrivo al tramonto by Enrico Bonaga, su Flickr
L'ultimo volo della fascia serale a partire, salvo giorni particolari o voli ritardatari, è l'Alitalia per Catania. Se viene parcheggiato in uno dei parcheggi "traversi", d'estate, si trova il tramonto esattamente alle spalle. Questo è il risultato.
A320 Alitalia Boarding by Enrico Bonaga, su Flickr
Uno dei voli che quando c'era partiva più tardi dell'Alitalia era questo. Avrei centinaia di aneddoti, alcuni esilaranti, ma non credo sia il caso di raccontarli. Sono esilaranti per chi in aeroporto ci lavora, un po' meno per chi magari un domani ne acquisterà un biglietto. Insomma, preferisco evitare. So solo che quando Ryanair ha aperto anche lei un volo per la Georgia, questo ha chiuso immediatamente. Per il sollievo di tutti.
Dico solo che dopo la partenza alle 21.30 (quando andava bene in orario..), lo seguivo sul Flightradar per tutte e 4 le ore di volo.
Detto tutto, penso.
E190 Georgian Airways by Enrico Bonaga, su Flickr
Ultime luci anche per un Boeing 737-800 di Ryanair mentre rulla verso la pista.
Ryanair Rolling 20190516 by Enrico Bonaga, su Flickr
Pushback terminato, pronti a mettere in moto, alle ultimissime luci del giorno.
Cieli arrabbiati pt 2 by Enrico Bonaga, su Flickr
Un rarissimo 737-400 di Yanair. Volava per Air Moldova. Quando i vettori si devono rivolgere a compagnie del genere per operare i voli, vuol dire che sono messi male economicamente. Effettivamente Air Moldova ha attraversato un periodo in cui è stata molto vicina alla chiusura.
Yanair B734 by Enrico Bonaga, su Flickr
Ultimo sforzo
La giornata lavorativa del turno serale non può definirsi finita se non tutti gli aerei che dovranno fare night stop sono a terra. Gli agenti di rampa devono supervisionare anche le operazioni di sbarco e scarico per quanto riguarda l'arrivo degli aeromobili senza una ripartenza. In questa fase non c'è necessità documentale e tecnica, in teoria è sufficente la supervisione di uno degli autisti degli autobus (quando presenti, alcuni sbarchi sono a piedi e devono essere supervisionati da un agente di rampa) ma noi veniamo mandati comunque a verificare che i bus e il personale e mezzi per lo scarico siano presenti e operativi. E posso assicurare che degli inconvenienti capitano anche quando si deve semplicemente sbarcare un volo.
E' una fase abbastanza intensa del lavoro, si è in 3 in turno fra le 21 e le 00.30, (4 con il capoturno che nel caso esce a dare una mano) con circa 15 voli che atterrrano tutti nella fascia oraria che va fra le 22.00 e le 23.30 (di solito concentrati fra le 23 e le 23.30).
Il primo night stop ad atterrare è solitamente l'Alitalia alle 22.10, in questo caso sotto una copiosa pioggia. Ovviamente l'occasione per uno scatto non manca.
Alitalia A319 by Enrico Bonaga, su Flickr
Varie & Eventuali
Alitalia A319 by Enrico Bonaga, su Flickr
ATR Czech by Enrico Bonaga, su Flickr
F100 AvantiAir by Enrico Bonaga, su Flickr
(perdonatemi per le ennesime foto dell'Antonov, ma è venuto tante di quelle volte che...è una provocazione )
An124 by Enrico Bonaga, su Flickr
AN124 2 by Enrico Bonaga, su Flickr
AN124 1 by Enrico Bonaga, su Flickr
Antonov 124 by Enrico Bonaga, su Flickr
Il brutto del lavoro
Blue panorama con la pioggia by Enrico Bonaga, su Flickr
La parte più frustrante del lavoro è quando, come in occasione di questa foto, arriva l'aereo ma non c'è nient'altro.
Non ci sono i tacchi per le ruote, non c'è il personale, non c'è il gruppo elettrogeno, non c'è nastro e carrelli bagagli, non ci sono i bagagli della partenza, non ci sono le scale, non ci sono i bus. Sei tu, l'aereo e nient'altro. Il comandante è lì dal finestrino che ti chiede, nessuno che arriva e tu non sai che dirgli. C'era solo quel cono che vedete di fronte al motore destro.
E' una cosa molto frustrante quando ci sono dei tempi da rispettare, posso assicurarvelo. E quando iniziano a passare i minuti, il comandante secondo voi con chi se la prende...?
L'agente di rampa è una figura che nell'ambito aeroportuale è destinata ad essere lo "sfogatoio" di chiunque, un po' la classica ultima ruota del carro, e dunque chi fa questo lavoro deve esser bravo e paziente nel prendersi le varie sfanxxxxte da parte di passeggeri, comandanti, assistenti di volo, addetti al carico, coordinatori....Pur non avendo quasi mai nessuna colpa.
Ci vuole taaaaaanta pazienza. Oh e nonostante questo (e la pioggia) il mio lavoro lo amavo parecchio.
In attesa di uno slot....
Scenderò nello specifico ma in altro post, per oggi ho già scritto parecchio 
Ryanair 20190423 by Enrico Bonaga, su Flickr
close up carrello 20190423 by Enrico Bonaga, su Flickr
La prima degli Ammmmmericani
Direttamente da Philadelphia, l'arrivo del primo volo American Airlines su Bologna, che nell'estate 2019 ha operato un volo transatlantico, il primo dopo tanti anni a BLQ.
Tanto entusiasmo per un volo durato troppo poco. Ma non per la domanda, ma per le eccessive problematiche date dal Boeing 767-300 (oggi dismesso).
Peccato, perché aveva un buon potenziale.
Certo è stato comunque bello vedere questi colori sullo scalo bolognese.
American Airlines B763 by Enrico Bonaga, su Flickr
American e 2 by Enrico Bonaga, su Flickr
Al solito, altro arriverà a breve. Spero che anche questa carrellata sia di vostro gradimento!