Disastro di Balvano

[settebello]

Ieri è stato il 72 anniversario del più grave incidente ferroviario per numero di vittime della storia d'Italia ,
Il Disastro di Balvano .

https://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_Balvano

[lucauicx]

RIP

[ETR222]

Mi capita di citarlo spesso portandolo come esempio di come il concatenarsi di eventi negativi porti a tragedie inumane, eppure non ricordo mai quando è accaduto. Grazie del memo.

[e444riqualificata]

Disperazione su disperazione, per l'epoca: quei poveretti erano tra i tanti che viaggiavano sugli scomodissimi carri merci dell'epoca - pure i merci attuali sarebbero più comodi - ed erano così tanti i disperati come loro che le FS non li consideravano più clandestini.
Talmente disperati che non si potevano chiamare clandestini.
Come oggi i profughi che arrivano dalla Siria: possiamo mandarli indietro solo perché non hanno il passaporto? No, non lo facciamo.

In questo scenario di disperazione trovarono la morte - se volete, la pace eterna.


Ma non è stato un incidente. È stato un assassinio, una strage che si sarebbe potuta evitare. Tutto ci porta a pensare che i macchinisti sapevano a cosa andavano incontro, con una doppia trazione non simmetrica e soprattutto con l'uso di entrambe le macchine a carbone, ma dovettero adeguarsi agli ordini loro impartiti.
Certo, le rotaie bagnate, la presenza della galleria proprio in quel punto, la totale assenza di vento ma soprattutto l'incomprensione tra i macchinisti è stato un terribile susseguirsi di cause senza colpevoli ma che hanno portato a tante vittime.

Ma si sarebbe potuto evitare.

[E464]

C'è questo documentario su YouTube, per chi non fosse a conoscenza della tragedia.
https://www.youtube.com/watch?v=8jimaPXAzwA

[RobitailleFan]

...
Ma non è stato un incidente. È stato un assassinio, una strage che si sarebbe potuta evitare. Tutto ci porta a pensare che i macchinisti sapevano a cosa andavano incontro, con una doppia trazione non simmetrica e soprattutto con l'uso di entrambe le macchine a carbone, ma dovettero adeguarsi agli ordini loro impartiti.
Certo, le rotaie bagnate, la presenza della galleria proprio in quel punto, la totale assenza di vento ma soprattutto l'incomprensione tra i macchinisti è stato un terribile susseguirsi di cause senza colpevoli ma che hanno portato a tante vittime.

Ma si sarebbe potuto evitare.

No, non credo che i macchinisti sapessero di "andare alla morte", anzi credo proprio che fossero convinti di condurre un normale treno. Nessuno ovviamente potrà mai dirlo con precisione, essendo morti tre personale di macchina su quattro e almeno altri tre o quattro conduttori. Che il carbone non fosse di prima qualità, ok, che sapessero che il treno era sovraccarico probabilmente anche, ma nel momento in cui si fermarono a Balvano per almeno una mezz'ora se ci fossero stati problemi che mettevano a rischio la vita sicuramente si sarebbero rifiutati di ripartire. Credo veramente che la causa principale sia stata l'incomprensione tra i due team di macchina, anche se almeno simbolicamente qualche testa in alto che aveva distribuito carbone di pessima qualità avrebbe dovuto cadere.

[e444riqualificata]

Ciao Vittorio,

Premesso che la fonte (quella citata da Gabriele) non brilla per affidabilità, pare che quel treno avrebbe dovuto avere una DTS: la seconda macchina sarebbe stata in coda, quindi fuori dalla galleria, ed il personale della prima avrebbe avuto il fumo di una sola macchina - nocivo, sì, ma la metà e chissà come sarebbe andata.

[settebello]

Mi capita di citarlo spesso portandolo come esempio di come il concatenarsi di eventi negativi porti a tragedie inumane, eppure non ricordo mai quando è accaduto. Grazie del memo.

Sandro penso che nessuno ricordi quando è avvenuto , ma ieri , per puro caso ,
guardando la TV ne hanno parlato .

[CRISTIAN]

Non conoscevo questa storia. Adesso che ho guardato il documentario penso anche che seppur con una brutta vicenda è sempre storia da conservare nel nostro bagaglio culturale ferroviario. Mi dispiace per quelle povere anime.

[RobitailleFan]

...
Premesso che la fonte (quella citata da Gabriele) non brilla per affidabilità, pare che quel treno avrebbe dovuto avere una DTS: la seconda macchina sarebbe stata in coda, quindi fuori dalla galleria, ed il personale della prima avrebbe avuto il fumo di una sola macchina - nocivo, sì, ma la metà e chissà come sarebbe andata.

Io invece possiedo e ho letto più volte il libro "Balvano 1944" di Gianluca Barneschi. Ora lo stesso autore ne ha fatto una nuova versione, più ampliata ed intitolata "Balvano 1944. Indagine su un disastro rimosso". In entrambi i libri viene fatta una ricostruzione maniacale ed effettivamente si parla che le norme dicevano di usare una doppia trazione simmetrica. Ma, al contempo, si parla anche di come tale trazione venisse composta e del fatto che a Battipaglia furono aggiunti al treno molti carri che non erano previsti, ed è a causa di ciò che la seconda locomotiva finì per andare in testa, per facilitare e velocizzare il lavoro di composizione del treno (ti ricordo che era tempo di guerra). Inoltre nel mio precedente intervento mi sono dimenticato di esporre un ulteriore particolare evidenziato nei libri, ovverosia che non tutti i carri avevano i freni ad aria mentre invece erano presenti diversi frenatori nelle garritte di vari carri, in quanto era ancora in uso la frenatura-sfrenatura "a fischio". Tra i vari obblighi che avevano i frenatori c'era quello di chiusura dei freni in caso di retrocessione del treno in salita. I macchinisti, intossicati dal fumo, oltre a fare errori di comunicazione fra loro non riuscirono a fischiare correttamente che la retrocessione del treno era voluta e i frenatori, vedendo il treno tornare indietro lungo la discesa e non sapendo ciò che stava succedendo in testa, presero quasi tutti autonomamente la decisione di bloccare i freni, fermando quindi il treno e segnando il destino di 600 persone. Anche a detta dei parenti dei macchinisti, nessuno di loro era avrebbe voluto perdere la vita, tutt'altro. Fu purtroppo tutta una concatenazione di errori, superficialità e casualità, condite dalla negligenza di chi fornì carbone non idoneo ad essere bruciato nelle caldaie di una locomotiva.

[renzo428]

È stato un assassinio, una strage che si sarebbe potuta evitare.....
Ma si sarebbe potuto evitare.

Ciao Angelo,
studiando la storia della Seconda Guerra Mondiale a scuola è abbastanza difficile farsi un'idea precisa di quello che erano quegli anni, specialmente per chi quegli anni non li ha vissuti. Mi ci metto anch'io naturalmente, visto che sono nato oltre vent'anni dopo la fine della guerra.
Tuttavia, a me la storia è sempre piaciuta ed ho avuto modo di leggere molto anche sul periodo in oggetto.
Di assassini e stragi ne accadevano tutti i giorni anche in luoghi ben lontani dal fronte: mitragliamenti di treni da parte degli aerei, bombardamenti in città (rimase famosa la bomba che esplose in una scuola elementare a Milano, vicenda sfruttata pesantemente dalla propaganda), sabotaggi, attentati, cannoneggiamenti, fucilazioni di massa per rappresaglia, ....
Le parole "strage che si poteva evitare" sono abusate ad un certo giornalismo che va di moda adesso ma allora era ben lontano dalla realtà.
La responsabilità per il carbone era solo una delle cause, c'erano anche i problemi di manutenzione delle macchine, i turni massacranti per il personale che talvolta non era neppure qualificato (molti furono i manovali promossi macchinisti sul campo sotto la minaccia dei mitra), i treni ben oltre i limiti delle prestazioni.
Non è neppure stato l'unico disastro con le stesse cause. Un altro incidente simile nelle cause, nelle conseguenze e anche nel nome fu quello di Balbano, tra Lucca e Viareggio. Anche qui la causa principale fu la cattiva qualità del carbone, ma non c'era altro: c'era la guerra.

un caro saluto, renzo.

[RobitailleFan]

Oggi sono 80 anni dal giorno di quella tragedia. Articolo che ne parla sul giornale on-line "Il Post".