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Home Articoli » Articoli Ferroviari » La Rotta Sarda
La Rotta Sarda

-I Porti della rotta sarda

I porti interessati dalla rotta sarda sono due: Civitavecchia sul continente e Golfo Aranci in Sardegna.

Il Porto di Civitavecchia

Il porto di Civitavecchia, meglio conosciuto anche come “Porto di Roma” è stato costruito dall’imperatore romano Traiano tra il 103 ed il 110 DC.
Sostanzialmente il porto dell’epoca non ha subito nel corso dei secoli grandi cambiamenti se non qualche sporadica ricostruzione di arcate e magazzini devastati dalla barbarie umana e piccoli ingrandimenti dello stesso, ma non di grande importanza. I cambiamenti più grossi avvennero con l’avvento della ferrovia: vennero, infatti, introdotti dei binari che prima arrivavano davanti ai moli passeggeri fronte Forte Michelangelo poi, con l’immissione del servizio ferroviario, percorrevano tutto il porto nella sua lunghezza.
Una linea uscente lato mare dalla stazione ferroviaria di Civitavecchia infatti, raggiungeva, attraversando Viale Garibaldi, uno scalo merci posto dietro al Forte Michelangelo, proseguiva poi all’interno del porto passando in mezzo alla vecchia darsena e uscendo poi verso la fine del porto dove c’era un altro piccolo scalo merci. Da qui due linee partivano a ritroso alla volta dei due invasi costruiti per ospitare le navi delle ferrovie.Erano presenti anche delle piccole aste di manovra zona silos e sul molo delle dighe foranee per il carico e lo scarico di carri merci a livello commerciale, soprattutto frumento, cemento, ghiaia, e materiale ferroso.


Piantina del porto di Civitavecchia fine anni ‘90

Fino alla fine degli anni 90 le uniche compagnie presenti nel porto che traghettavano giornalmente i turisti in Sardegna erano le stesse Ferrovie dello Stato, con una flessione netta di persone e merci traghettate, la Tirrenia, con sempre più persone e mezzi gommati traghettati, e Sardinia Ferries. Altre compagnie erano sporadiche oppure stagionali. Il comune di Civitavecchia assieme all’autorità portuale di Civitavecchia agli inizi del nuovo millennio raggiunse un accordo per lo smantellamento di gran parte delle opere ferroviarie nel porto con l’acquisizione del terreno da esse coperte dal Comune per opere di riqualificazione. Fu così che nel giro di poco tempo furono tolti dal porto i binari che congiungevano la stazione al porto stesso, costruendoli però a monte della Genova - Roma con sottopasso della stessa all’altezza della Molinari, senza non poche lamentele da parte dei viaggiatori; fu smantellato tutto lo scalo merci dietro il Forte Michelangelo e quei binari che andavano nei moli commerciali.
Fu ampliato lo scalo merci a nord del porto ed il collegamento con la stazione venne costruito da nord.


Piantina del porto nel 2005 con le nuove banchine ed i nuovi binari

Contemporaneamente a ciò la rotta sarda delle ferrovie perse la possibilità di traghettare passeggeri in Sardegna, rimanendo così all'attivo con il solo trasporto di carri merci.
L’autorità portuale stese un progetto d’ingrandimento del porto e la riqualificazione dello stesso: i moli commerciali furono costruiti ex novo dopo gli approdi ferroviari, contemporaneamente le dighe foranee del porto (antemurale) furono allungate verso nord per riparare quelle nuove banchine costruite ed allargate per essere attrezzate all’ormeggio di navi da crociera anche di grossa stazza ed importanza. In quest’ottica di restyling, l’approdo 2 delle ferrovie fu smantellato, rimanendo attivo solo l’approdo 1.
Le destinazioni e gli arrivi cambiano: oramai non sono più limitati alla sola Sardegna ma vengono raggiunte anche la Sicilia, Malta, la Spagna, e la Tunisia. Nel giro di meno di dieci anni il porto diventò cinque volte più grande del precedente con molte compagnie di navigazione operanti sia a livello turistico, sia a livello commerciale sia a livello crocieristico innalzando il porto come primo in Italia per numero di persone movimentate. Ora sui binari del porto è tornato un treno passeggeri a circolare: si tratta del Roma Express. Questo treno gestito da Seatrain con personale Serfer e materiale rotabile ALn776 della FCU compie servizio crocieristico tra il porto di Civitavecchia e Roma San Pietro.


Il Roma Express fermo alla banchina apposita nel porto di Civitavecchia.

Nel 2010 la Garibaldi, fu venduta per essere smantellata e da allora il molo ferroviario è rimasto in disuso. Il ricambio di rotabili con la Sardegna viene effettuato con navi da Villa San Giovanni. Nonostante sia notevolmente più lunga la distanza da percorrere si è preferito fare in questo modo.
Nel 2015 comincia dunque lo smantellamento dell’unico imbarco ferroviario superstite nel porto di Civitavecchia: dapprima vengono tolti tutti i binari che collegano il molo d’imbarco alla rete ferroviaria portuale, compreso il binario tronco che vedeva sempre presenti due carri cisterna per per lo scarico delle acque reflue di sentina, riasfaltando tutto il piazzale.


L’imbarco 1 del porto scollegato dai binari


Dove prima c’erano i binari, ora è presente una nuova zona asfaltata

Le fasi di smantellamento sono proseguite con lo smontaggio dei binari sul ponte di attracco, e alla fine con lo smantellamento delle parti principali del molo: ponte, sistema idraulico, ponte carico auto, pareti in legno dell'invaso per il corretto posizionamento e stazionamento della nave, ricostruzione delle zone interessate e nell’estate del 2018 i lavori di smantellamento vengono portati a compimento, chiudendo quindi un’importante pagina nella storia del porto


L’ex molo approdo 1 delle FS a Civitavecchia

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